Trasformare le ruote in tubeless con il lattice

Come promesso provo a raccontarvi come ho trasformato delle normali ruote e copertoni per camera d’aria in ruote tubeless.

Personalmente non mi sono inventato niente ed ho fatto riferimento a quanto riportato sul forum mtb-forum.it: il famoso metodo EOT (End Of Time – autore della piccola guida).

Con questo metodo sono riuscito a rendere tubeless le mie Mavic Crossride utillizzando dei copertoni Schwalbe Nobby Nic (modello per camera d’aria).

In pratica ho utilizzato una camera d’aria da 24″ (volendo se ne può usare anche una da 20″)  come flap: l’ho infilata sul cerchio (senza copertone) e poi l’ho tagliata longitudinalmente sul lato esterno.

Una volta aperti i due lembi verso l’esterno ho montato il copertone in modo che il copertone non poggiasse direttamente sul bordo del cerchione ma sulla camera d’aria: poi ho inserito del lattice liquido  (si chiama Latex e l’ho comprato in un negozio di belle arti – volendo posso indicarvi i riferimenti) e con il compressore ho gonfiato le ruote a 4 atmosfere. Lo scopo di gonfiare le gomme ad alta pressione è quello di forzare il lattice ad andare a tappare tutte le microporosità presenti sul copertone e formare un tappo una volta che si solidifica a contatto con l’aria; in questa fase è opportuno far girare le ruote a vuoto in modo da distribuire il lattice in maniera uniforme, avendo cura di assicurarsi di farlo aderire anche sulle spalle del copertone.

Una volta che il copertone tiene la pressione è possibile portarlo al livello di gonfiaggio desiderato e si possono rifilare con le forbici i lembi di camera d’aria che escono lateralmente: il lattice sigillerà la camera d’aria ed il copertone andando a creare una sorta di tubolare.

Le camere d’aria che ho utilizzato io sono quelle “der francese” (= Decathlon) da 3€ l’una. Il vantaggio delle camere con valvola Schrader (dove il cerchione lo consenta) è quello di poter versare il lattice direttamente dalla valvola tramite una siringa con un tubicino: la parte interna della valvola Schrader infatti si può svitare per consentire di versare il lattice e dopo si può riavvitare (piccolo trucco: per evitare che il lattice otturi anche la valvola è consigliabile di spruzzarci un pò di lubrificante, ad esempio silicone spray). Ricordarsi periodicamente di verificare la presenza del lattice all’interno delle ruote agitando le stesse: si sente il liquido che risciacqua; in caso contrario bisogna fare un rabbocco.

La funzionalità del lattice oltre a quella di sigillare le ruote in fase di trasformazione in tubeless è anche quella di otturare dei piccoli fori che si possono creare sul copertone: il lattice, fuoriuscendo dal foro, entra in contatto con l’aria e solidifica formando una sorta di tappo. Grazie a questo sistema la ruota, anche perdendo un minimo di pressione, vi consente di poter tornare a casa senza dove intervenire per riparare il foro.

Per quanto riguarda la quantità di lattice da introdurre io ne ho messo 120ml per ruota (80 ml lattice + 40 ml acqua) con copertoni da 2.1: in fase di trasformazione gran parte del lattice fuoriesce per sigillare i vari micro pori (suprattutto sulle spalle); a regime è sufficiente che ci siano ca 60 ml di lattice (diluito con le stesse proporzioni).

Metodi alternativi prevedono l’utilizzo di nastro adesivo autoagglomerante o di nastro adesivo americano (quello argentato con la trama all’interno) al posto della camere d’aria tagliata usando una valvola specifica per tubeless (mediamente costa 9€) o una valvola estratta da una vecchia camera d’aria; in questo secondo caso è bene verificare che la valvola abbia tenuta stagna.

Edit: chi non riesce a trovare il lattice per stampi nei normali negozi di belle arti lo può acqistare on line su Hobbyland.

A Roma lo si può trovare presso 3G GORLA (Viale dei Consoli, 45 – Roma Tuscolana – +39 067674297) e presso Belle Arti (V.le Angelico, 259 – +39 063217870)

Lattice: sette mesi dopo

nobby_nicIl 31 maggio dopo essermi ben documentato su internet intraprendo l’attività di latticizzazione dei copertoni della mia mountain bike. Senza entrare troppo nel dettaglio dell’attività (che magari descriverò bene in un altro post) si è trattato di trasformare dei normali copertoni in copertoni [W:tubeless] grazie all’aggiunta di  un pò di [W:lattice]  liquido per impermeabilizzare il copertone e per consentire l’autoriparazione in caso di foratura.

Da qualche tempo ormai la ruota posteriore aveva perso la sua impermeabilità perdendo pressione in una sola giornata (ruota completamente a terra). Stufo di dover gonfiare la gomma prima di ogni uscita (e non rabboccando il lattice all’interno della ruota per motivi di pigrizia) il 31 dicembre decido di levare il copertone per curiosare su cosa sia rimasto all’interno e per rimetterci dentro la classica camera d’aria.

L’operazione è durata mezzora! (solo per la ruota posteriore visto che quell’anteriore ancora tiene…). Il lattice aveva incollato tutto e fatto così tanta presa che per smontare il copertone ho dovuto utilizzare addirittura i cacciacopertoni di metallo facendo non poca fatica. Alla faccia di chi, con le ruote latticizzate, ha paura di stallonare! in compenso mi sono divertito a spellare la parte interna del copertone dove si era formata una resistentissima pellicola elastica formata da lattice essiccato.

Ora dovrei rivedere le mie convinzioni sul fatto di portare con me sempre anche una camera d’aria di scorta nel caso il lattice non dovesse essere in grado di tappare l’eventuale foro: c’ho messo tanto tempo a casa comodo comodo, con gli attrezzi di metallo…. quanto potrei metterci col freddo, sul cucuzzolo di una montagna o in mezzo al bosco? e in gara?